Unicredit ha riportato guadagni record nel primo trimestre del 2023, battendo le previsioni degli analisti. L’utile netto della banca è stato di 2,1 miliardi di eurorispetto ai 274 milioni di euro registrati nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono aumentati del 56,5% anno su anno, attestandosi a 5,8 miliardi di euro, mentre i costi operativi sono rimasti a 2,3 miliardi di euro, in calo dello 0,6%. La banca ha sottolineato che il cost/income ratio è sceso al 39,2%.
Il risultato richiesto Borsa UniCredit in rialzo del 3,76% a Piazza Affarisegnando la migliore performance sul FTSE MIB.
L’Amministratore Delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha affermato che la banca è stata in grado di affrontare il difficile scenario macroeconomico previsto, rafforzando le linee di difesa e adottando azioni preventive a salvaguardia delle performance future. Orcel ha inoltre affermato che pur rimanendo vigile, la banca è fiduciosa di poter continuare a fornire una crescita della redditività costante e di alta qualitàcon una base di costo e un costo del rischio strutturalmente ridotti.
Le stime sull’utile netto sono cambiate
UniCredit ha anche annunciato la revisione al rialzo della sua guidance 2023, prevedendo un utile netto di oltre 6,5 miliardi di euro, a fronte del risultato in linea con il 2022 (5,2 miliardi di euro) precedentemente stimato. L’obiettivo di distribuzione degli azionisti sale a “maggiore o uguale a 5,75 miliardi di euro” dai precedenti 5,25 miliardi di euro e stabilisce una nuova base per il 2023 e oltre. Il target di ricavi è stato innalzato a “oltre 20,3 miliardi di euro” da “oltre 18,5 miliardi di euro”, con margine di interesse a “oltre 12,6 miliardi di euro” (da “oltre 11,3 miliardi di euro”). Rote è previsto intorno al 15%.
Unicredit rimane estremamente solida
La solidità patrimoniale di UniCredit è tra le migliori del settorecon un Cet 1 ratio al netto della distribuzione agli azionisti di 5,25 miliardi di euro relativa al 2022 e al dividendo cash stanziato nel primo trimestre per 700 milioni di euro.
Inoltre, la banca ha registrato una solida creazione di valore per gli azionisti anno su anno, con un utile per azione di 1,06 in aumento da 0,13 e un valore contabile tangibile per azione di 28,46, in aumento del 21,7%”. Il coefficiente Cet 1 della bancache misura la solidità patrimoniale, è tra le migliori del settore al 16,05% al netto della distribuzione ai soci di 5,25 miliardi relativa al 2022 e del dividendo cash stanziato nel primo trimestre per 700 milioni.
La solidità patrimoniale è un fattore fondamentale per le banche e si riferisce alla capacità di sopportare eventuali perdite o crisi di mercato. In questo senso, il Cet 1 ratio di Unicredit è un buon indicatore della salute finanziaria della banca e della sua capacità di mantenere la fiducia dei clienti e degli investitori. Nel corso di una conference call con le agenzie di stampa, l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcelha spiegato:
“Nelle condizioni attuali, è molto più conveniente riacquistare le nostre azioni piuttosto che effettuare fusioni e acquisizioni”.
Ciò significa che la banca ritiene che il valore delle sue azioni sia attualmente sottovalutato dal mercato e che l’acquisto di azioni proprie sia una strategia più redditizia rispetto all’acquisizione di altre società.
Analisi tecnica del titolo Unicredit
Nuovo spunto rialzista per il titolo, che oggi guadagna bene e porta a casa a +3,76%. Il debutto è stato molto positivo per il titolo che ha iniziato la seduta in maniera molto dirompente. Il breve andamento del resta banca a termine per Unicredit moderatamente positivo, con area di resistenza individuata a 18,75 e supporto a 17,70. La possibilità di una reazione verso le 19.75 è concreta.