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26 aprile 2023 14:27
Torna a indicare l’altro lo si diffonde tra titoli di stato italiani e tedeschi, cominciando a fare capolino alla formidabile soglia psicologica: quota 200. In particolare, lo spread tra bpt E bund si espande questo mercoledì 26 aprile. Al momento della scrittura, il differenziale è pari 190,6 punti base dalle 188 della chiusura di martedì. Mentre sale al 4,27% il rendimento del decennale italiano. Quello che gli investitori si chiedono è perché sta aumentando e quali impatti potrebbero esserci. Vediamo tutto nell’analisi.
Le ragioni dell’aumento dello spread
Le ragioni dell’impennata? La presa di politica monetaria lanciato da Francoforte. Da un lato il rialzo dei tassi, con i prossimi 50 punti base già dal 4 maggio, che rischia di provocare un ulteriore rallentamento dell’economia. Dall’altro, la riduzione degli acquisti di titoli di Stato, la stretta quantitativa in corso, che sta ridisegnando il mercato obbligazionario e mettendo sotto pressione il decennale del nostro Paese, che ora rende ben oltre il 4%. Il rendimento più alto corrisponde a un valore (prezzo) inferiore delle obbligazioni e si traduce in un rischio più elevato che deve essere pagato agli investitori, man mano che cresce la sfiducia nella nazione. L’ultimo elemento che incide negativamente, secondo gli esperti di Goldman Sachs, è la difficoltà del nostro Paese a raggiungere gli obiettivi del PNRR che aumenta il grado di incertezza.
Cosa impatta
L’analisi svolta sul tema da Goldmann Sachs lancia anche una previsione sullo spread che fa ilItalia: entro la fine del 2023 il differenziale tra BTP decennale e Bund decennale dovrebbe salire a 235 punti. L’impennata non sarebbe di buon auspicio per il nostro Paese, che rischia così di ricadere nel disordine dei conti pubblici e, soprattutto, nella trappola della sfiducia che aliena gli investitori. Un loop potenzialmente distruttivo per l’economia italiana, nel quale bisogna assolutamente evitare di scivolare.