Pnrr, Locazione: serietà e responsabilità devono guidare il Paese verso l’obiettivo. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Mezzogiorno, le politiche di coesione e il Pnrr al Senato, dove oggi si voterà in prima lettura il decreto-legge Pnrr-3. Il Parlamento attende le informazioni, la relazione semestrale sul Pnrr e, entro giugno, il provvedimento RepowerEU. Fitto ha difeso il decreto legge che rivoluziona la governance del Piano e prevede una nuova iniezione di semplificazioni. “L’obiettivo è accelerarne l’attuazione, il contrario di ciò di cui siamo accusati”.
Pnrr, Locazione: serietà e responsabilità nell’attuazione del Piano. Il nodo RepowerEU
“Dobbiamo immaginare una terapia utile per dare una soluzione al Paese”, ha aggiunto Fitto. La strategia è quella di individuare per tempo i progetti Pnrr “irrealizzabili” e spostarli sulla programmazione della coesione 2021-2027, che dà tempo fino a dicembre 2029 per la rendicontazione. Anche perché intanto il governo dovrà redigere il RepowerEU, che conterrà una parte di interventi infrastrutturali e una parte di incentivi per imprese e famiglie, e non può essere finanziato in deficit. «È la stessa Commissione europea a dirci che c’è bisogno di modificare il Pnrr perché descrive il percorso di Repower come un capitolo aggiuntivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Fitto, Pnrr: no a scaricare la patata bollente sul Governo
Fitto ha concluso con un monito: «Ma non vogliamo scaricarci la patata bollente nessuno può, dopo soli 5 mesi, pensare di scaricare la patata bollente su questo governo. Non sarà consentito, perché sarebbe prima ridicolo e poi paradossale». Pd e M5S sono andati all’attacco, ma dalla Lega sono arrivati ancora accenti polemici. Dopo che il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari aveva proposto di cedere i fondi , Massimo Garavaglia ha avvertito: «Le risorse prese in prestito, 123 miliardi, vanno restituite, con tassi che prima erano prossimi allo zero, ora ci sono un buon 3 o 4%.La responsabilità è collettiva: quei 123 miliardi vanno spesi bene, questi investimenti devono produrre PIL».