Il 14 luglio sarà annunciato un speciale ribilanciamento dell’indice Nasdaq 100, per far fronte all’eccessiva concentrazione in pochi titoli emersa negli ultimi mesi. Vediamo i motivi che hanno portato a questa decisione e le possibili conseguenze.
Cos’è il Nasdaq 100
Lanciato il 31 gennaio 1985, il Nasdaq 100 è un indice di riferimento nel mondo finanziario, che riunisce le 100 maggiori società non finanziarie quotate al Nasdaq. Questo indice esclude le holding, le società finanziarie, le banche e le società di investimento. Al contrario, il aziende del settore tecnologico (compresi hardware e software), telecomunicazioni, biotecnologie e commercio.
L’indice Nasdaq 100, come il suo omologo Nasdaq Composite, si basa sul capitalizzazione di mercato. Tuttavia, la distribuzione dei pesi è calcolata mediante uno specifico algoritmo che tiene conto del settore di attività delle società quotate, garantendo così una diversificazione rappresentativa di tutti i settori merceologici.
Cos’è il ribilanciamento speciale e quando avverrà
Il Nasdaq 100 è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato modificato e viene ribilanciato trimestralmente a marzo, giugno, settembre e dicembre. Tuttavia, un riequilibrio speciale può essere effettuato in qualsiasi momento per preservare l’integrità dell’indice.
I dettagli di questo speciale ribilanciamento, vale a dire il revisione dei pesi dei singoli titoli che compongono l’indice, sarà comunicato il 14 luglio. Le modifiche si baseranno sulle azioni in circolazione al 3 luglio e entreranno in vigore prima dell’apertura del mercato lunedì 24 luglio.
La ridistribuzione dei pesi non rimuoverà né aggiungerà alcun titolo all’interno dell’indice.
Perché il Nasdaq 100 è stato ribilanciato
L’intervento sarà realizzato con l’obiettivo di ridurre il peso dei maggiori colossi tecnologici di Wall Street all’interno dell’indice Nasdaq 100.
IL grande raduno tecnologico cui abbiamo assistito nel primo semestre, trainato soprattutto dal megatrend dell’intelligenza artificiale, ha permesso al benchmark di raggiungere la migliore performance di sempre nei primi sei mesi dell’anno, superando anche la crescita innescata dalla bolla di Internet alla fine degli anni ’90 .
Tuttavia, questo ha avuto l’effetto collaterale diconcentrazione eccessiva; quindi, per tracciare l’andamento dell’indice, è necessario puntare su pochi colossi, a discapito della diversificazione. Come spiega Antonio CesarenoChief Global Strategist di Intermonte, intervistato da Wall Street Italia:
l’eccesso di concentrazione si innesca quando i titoli con peso complessivo superiore al 4,5% raggiungono complessivamente il 48% dell’intero indice.
Quali titoli influiranno sul ribilanciamento
I dati raccolti da Bloomberg il 3 luglio mostrano che il peso delle sei maggiori società sul Nasdaq 100 (Apple, Microsoft, Alphabet, Nvidia, Amazon e Tesla) hanno raggiunto il 50,9%.
Secondo Cesareno,
Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon, Tesla rappresentano quasi il 44% dell’indice totale e dopo il ribilanciamento il loro peso potrebbe essere portato a circa il 39%.
Il documento sulle metodologie di calcolo del Nasdaq indica infatti che l’influenza delle società che hanno superato i limiti dovrebbe essere ridotta al di sotto del 40%. Gli strateghi di Wells Fargo stimano che Starbucks, Mondelez, Booking Holdings, Gilead Sciences, Intuitive Surgical, Analog Devices e Automatic Data Processing potrebbero vedere il loro aumento di pesomentre quella dei sei colossi sopra citati e Meta Platforms dovrebbe diminuire.
Quali impatti avrà il ribilanciamento
Nel breve periodo, spiega il Chief Global Strategist di Intermonte:
l’effetto dell’annuncio sta già producendo una leggera sottoperformance del Nasdaq 100, rispetto ad esempio al Nasdaq100 o al Russell2000 ugualmente ponderati, dell’ordine di circa l’1,5% dal 7 al 12 luglio. Tuttavia, questo andamento potrebbe in parte essere legato anche alla tendenza dei gestori a cavalcare il protrarsi del rally azionario spostandosi sui titoli che hanno performato di meno dall’inizio dell’anno.
Comunque, i cambiamenti costringeranno i fondi di investimento a replica passiva che seguono il Nasdaq 100 ad adeguare i propri portafoglivendendo azioni di quelle società la cui ponderazione all’interno dell’indice sarà ridotta e acquistando società la cui ponderazione sarà aumentata.
Quindi l’impatto maggiore interesserà il settore degli ETF indicizzati, come il fondo Invesco QQQ ETF da oltre 200 miliardi di dollari.
IL precedente ribilanciamento del Nasdaq del 1998 e del 2011
Altri ribilanciamenti speciali si sono verificati nel 1998 e nel 2011. Nel primo caso, il Nasdaq 100 è stato trasformato da indice ponderato per la capitalizzazione di mercato a indice rettificato, ponderato per la capitalizzazione di mercato modificata. A quel tempo, Microsoft e Intel erano entrambe troppo grandi perché un ETF scritto sull’indice potesse qualificarsi come società di investimento regolamentata. Poco dopo il cambiamento, è stato lanciato Invesco QQQ Trust Series 1.
Tuttavia, dodici anni fa Il peso di Apple è stato ridotto dal 20% al 12%. La società, che stava vivendo una forte espansione grazie al lancio dell’iPad, è rimasta il titolo più grande dell’indice, ma altre società come Microsoft, Oracle, Intel e Cisco Systems hanno avuto un peso maggiore.
Sarà quindi interessante verificare oggi l’impatto sull’industria degli ETF, che nel frattempo è cresciuta esponenzialmente. Il tutto senza dimenticare l’inizio della stagione trimestraleQuello potrebbe condizionare ulteriormente i movimenti nelle prossime settimane.
Infine, secondo Intermonteil ribilanciamento potrebbe contribuire a un’inversione di tendenza azionaria controllata, riducendo l’effetto ricchezza che sta sostenendo i consumi, andando in parte contro l’obiettivo della Fed di abbassare l’inflazione.