Di
Pubblicato il 10 aprile 2023 • Aggiornato il 10 aprile 2023 17:12
In media, la spesa delle famiglie italiane per il Pranzo di Pasqua. La voglia di stare insieme, dopo aver affrontato i problemi causati dalla pandemia, ha portato gli italiani a spendere il 10% in più rispetto allo scorso anno. Le famiglie non hanno rinunciato al pranzo di Pasqua nonostante le preoccupazioni legate alla guerra e all’inflazione, che ancora non rallenta.
Questi, in estrema sintesi, i dati che emergono direttamente da un sondaggio condotto da Coldiretti in collaborazione con Ixper titolo Pasqua 2023 per gli italiani a tavola, da cui emerge che almeno il 57% degli italiani ha deciso di trascorrere il pranzo di Pasqua a casa, mentre il 34% con amici e parenti. Il 7% delle famiglie, invece, ha deciso di trascorrere la giornata in agriturismo o ristorante.
Pranzo di Pasqua con gli amici
Secondo la Coldiretti ci saranno ad ogni tavolo sei persone in media. La situazione, quindi, sarà molto simile a quella registrata lo scorso anno: i tavoli, per il momento, faticano ancora a riempirsi, colpiti in modo devastante dalla pandemia, che ha cambiato le abitudini dei consumatori.
Occorrono, in media, 2,1 ore per preparare il pranzo di Pasqua: la tendenza è quella di privilegiare la tradizione. Tra coloro che decidono di dedicarsi alla cucina, almeno il 47% concentra le operazioni tra i 30 minuti e le due ore. Un buon 27% è andato oltre le tre ore. Il 18%, invece, si è comportato da super chef, dedicando fino a 8 ore alla preparazione del pranzo, mentre l’1% ha addirittura superato questo limite. Un 7%, invece, è limitato a mezz’ora.
Per il pranzo di Pasqua a vincere sarà soprattutto la tradizioneche caratterizza le varie regioni del nostro Paese. In Piemonte, ad esempio, non mancheranno gli gnocchi filanti, mentre in Toscana sono protagonisti il brodo di pollo e la zuppa di uova sode e le pappardelle al ragù di coniglio. Nel Lazio c’è il tipico salame accompagnato dalla pizza al formaggio nel Lazio, mentre in Romagna sono d’obbligo i passatelli.
Sicuramente l’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale è costituito da carne di agnelloche viene servito in almeno la metà delle tavole italiane (44%).
Chi viaggia
Il 24% degli italiani – quindi uno su quattro – ce l’ha ha deciso di mettersi in viaggio durante il fine settimana di Pasqua. L’obiettivo è raggiungere amici, parenti o andare in vacanza. Ma fai anche una gita di un giorno. Oltre a voler trascorrere la giornata con gli amici, agli italiani piace evadere durante il giorno.
Nella maggior parte dei casi le mete preferite rimangono quelle lungo la penisola, che permettono di sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione. Il 95% dei vacanzieri ha scelto una destinazione nazionale, che può andare dal mare alle città d’arte, fino a toccare la campagna e la montagna. Per essere particolarmente popolare quest’anno, sono le fattorie, scelto da tante famiglie per la voglia di stare insieme e per la ricerca del buon cibo. Questa offerta traina i piccoli borghi, dove nascono almeno il 92% dei prodotti tipici nazionali, almeno secondo l’indagine realizzata da Coldiretti in collaborazione con Symbola.
La scelta della campagna come meta è una tendenza favorita anche dal calendario di una Pasqua alta – spiega la Coldiretti -, in primavera con il risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, temperature sopra la media dopo un inverno caldo ma anche le attività agricole con lavori di preparazione del terreno e semina. In base alle indicazioni di Campagna Amica scegliere una delle 25.400 aziende agrituristiche italiane è anche la spinta verso un turismo di prossimità tutto Made in Italy, sostenibile in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere.