Sono già in corso i pagamenti dell’Assegno Unico Universale di maggio, che comprendono anche gli importi a titolo di conguaglio finale. Significa che le somme dovute sono state integrate con importi che solitamente evidenziano un credito a favore delle famiglie dovuto o all’adeguamento dell’ISEE, o al fatto che sia stato riconosciuto il cosiddetto bonus di natalità, che spetta a coloro che sono al settimo e ottavo mese di gravidanza. Altro caso in cui è dovuto l’adeguamento è la presenza di persone con disabilità, che hanno diritto a importi maggiorati a partire da marzo 2022.
Come ricalcolare l’assegno unico universale
Il ricalcolo delle rate, in base a cambiamenti nelle regole interessa più di 512.000 famiglie e complessivamente ha comportato un esborso aggiuntivo di ca 140 milioni di euro, con un credito medio per famiglia di circa 272 euro. Il recupero delle somme erogate in eccesso rispetto a quanto dovuto è limitato a 378.000 famiglie, con un importo complessivo dei recuperi pari a 15 milioni di euro. L’importo medio della somma da rimborsare ammonta a circa 41 euro e sarà versato in più tranche, il cui ammontare non supererà comunque un quinto del debito complessivo. Gli utenti saranno informati della variazione dell’Assegno con un SMS e un messaggio di posta elettronica e potranno conoscere le modalità di calcolo contattando il Centralino o presso la sede dell’Istituto.
Cos’è l’assegno unico universale
Per ‘Controllo unico e universale si intende un sostegno economico alle famiglie attribuito a ciascun figlio a carico fino all’età di 21 anni (a determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo dovuto varia a seconda della condizione economica del nucleo familiare in base a VEDO valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché delle eventuali situazioni di disabilità dei figli. È garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di VEDO o con VEDO sopra la soglia di 40 mila euro.