Colpo del Banca della Prima Repubblica a Wall Street. Il crollo del titolo ha spinto al ribasso le borse europee sulla scia dei timori di una prosecuzione della stretta monetaria da parte di BCE e Fed. Ieri il titolo dell’istituto californiano ha chiuso in ribasso del 49,37%. Oggi si è ripetuto lo stesso trend, con la banca che ha registrato una perdita di quasi il 40% e una capitalizzazione di mercato che è scesa a quota 1 miliardo di dollari. Lo stock è stato più volte sospeso oggi.
First Republic Bank, tonfo a Wall Street
I clienti della banca hanno ritirato più di 100 miliardi di dollari in depositi durante la crisi del mese scorso causata dal crollo della Silicon Valley Bank. I depositi perduti costituivano più della metà dei 176 miliardi di dollari trattenuti dalla banca alla fine dello scorso anno. Complessivamente, le azioni di First Republic Bank sono scese di quasi il 90% dall’inizio dell’anno.
Ritirare $ 100 miliardi di depositi
Con questo ulteriore calo, la capitalizzazione di mercato della banca scende sotto il miliardo di dollari. Tuttavia, i rapporti trimestrali di Microsoft e Alphabet sono stati buoni, il che fa ben sperare per le big tech. Al TTF di Amsterdam il prezzo del gas è sceso a circa 38 euro al megawattora. In calo il prezzo del petrolio, con Brent e Wti in calo di oltre lo 0,6%. A Milano il Ftse Mib chiude in negativo: segna un calo dello 0,54% a 27.107,51 punti. Sale lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si sposta intorno ai 189 punti base. In calo anche il rendimento del decennale, intorno al 4,24%.
LEGGI ANCHE: “Silicon Valley Bank, dietro al crollo la crisi degli immobili commerciali”