Nuovo colpo di scena nella corsa alacquisizione GAM. Ora non sono solo l’asset manager britannico Liontrust e la coppia a guidare la corsa NewGAMe-Bruellanma anche l’imprenditore svizzero Marco Garzetti.
Le motivazioni di Garzetti
Garzetti ha espresso le sue perplessità al consiglio di amministrazione di GAM in merito all’acquisizione da parte di Liontrust, allineandosi di fatto alla cordata guidata dal patron di Iliad Xavier Niel: anche per Garzetti, ilofferta di 96 milioni di sterline Di fiducia del leone non è nel migliore interesse di tutte le parti coinvolte.
I motivi sono tanti:
- GAM verrebbe smantellata e scomparirebbe senza che gli azionisti possano votare all’assemblea generale annuale;
- il prezzo offerto non riflette le potenzialità di GAM ed è addirittura inferiore al valore di mercato il giorno dell’offerta;
- la clausola di dismissione della divisione di asset management di GAM cui è subordinata l’offerta di Liontrust non sarebbe equa;
- mancanza di trasparenza sul processo di vendita.
Oltre a questi rischi, il tempistica dell’operazione costringerebbe gli azionisti di GAM a prendere una rapida decisione sull’offerta, non sapendo quanto riceveranno per le loro azioni quando la transazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno.
L’alternativa all’acquisizione di Liontrust
Garzetti ha poi dichiarato di volerlo fare investire 65 milioni di franchi ($ 73 milioni) in GAM attraverso Taure Invest AG (una società di investimento appositamente costruita controllata da Garzetti con una quota dell’84%) in alternativa alla prevista acquisizione di Liontrust.
E che farà “tutto il necessario”. mantenere indipendente il gruppo svizzero della gestione del fondo: “insieme ai partner svizzeri, sono disposto a riportare GAM sulla strada del successo, sia con risorse finanziarie che con impegno personale”.
Garzetti ha poi aggiunto di essere “pronto a prendere un impegno a lungo termine per cambiare radicalmente le sorti dell’azienda e ricominciare da capo”.
Obiettivo: Realizzare il potenziale di GAM
Garzetti opera nel settore del risparmio gestito da oltre 30 anni e da tempo segue con grande interesse l’evoluzione di GAM. Lui ei suoi colleghi sono convinti del Il potenziale di GAM come gestore patrimoniale svizzero indipendente.
Con l’intenzione di realizzare questo potenziale a beneficio di tutti gli stakeholder, hanno avviato un processo di valutazione nell’estate del 2022, hanno contattato il consiglio di amministrazione di GAM nel settembre 2022 e, dopo un primo scambio di informazioni, hanno presentato un ‘offerta non vincolante per l’acquisto della totalità delle azioni GAM al prezzo di 1,13 franchi svizzeri per azione nel gennaio 2023.
Tuttavia, questo piano iniziale, che prevedeva un’offerta di liquidità allettante per gli azionisti, è stato reso impossibile dalle nuove esigenze di liquidità di GAM. Alla luce della nuova situazione, Garzetti ha sviluppato quella attuale proposta di 65 milioni di franchi svizzeri.
L’offerta presentata al CdA
In dettaglio, l’offerta presentata al CdA prevede quanto segue condizioni:
- investimento di oltre 34 milioni di franchi svizzeri in GAM tramite a aumento di capitale da deliberare, con esclusione del diritto di prelazione degli attuali soci, che prevede l’emissione a favore di Taure di n.
- introduzione di un clausola di opt-out selettivain base al quale Taure è esentata dall’obbligo di presentare un’offerta pubblica di acquisto;
- concessione di un finanziamento a GAM da parte di Taure per un importo complessivo di 31 milioni di franchi svizzeri;
- riduzione a cinque membri del consiglio di amministrazione di GAM: oltre a Marco Garzetti che diventerebbe Presidente, verrebbero nominati un membro esistente e tre nuovi membri indipendenti.
Garzetti stima che, dopo la sua discesa in campo, il GAM potrebbe arrivare a quota utile ante imposte di 50 milioni di franchi nel 2026anche grazie al fatto che “Taure si era già ampiamente preparata per la vendita dell’attività di gestione di fondi di GAM”.
Ricordiamo che GAM ha rinviato per ben due volte la pubblicazione dei propri risultati annuali per trovare un acquirente dopo le cinque anni turbolenti per l’aziendacausato dalla caduta del prezzo delle azioni e dal deflusso di clienti.
Nel frattempo, GAM e Liontrust non hanno commentato.