Le agenzie per l’impiego potrebbero attivare corsi di lingua italiana e formazione professionale qualificata e specializzata nei paesi di origine dei lavoratori interessati a venire a lavorare in Italia. In questo modo si attiverebbero politiche attive pre-partenza per avere profili formati e adeguati alle esigenze del mercato italiano, in tempi relativamente brevi. È la proposta di Assosoml’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro, per rispondere al crescente bisogno delle imprese di manodopera non facilmente reperibile nell’attuale mercato del lavoro.
«La proposta delle Agenzie per il Lavoro per un’immigrazione positiva e decisa prevede formazione all’estero e agevolazioni per l’integrazione in Italia di cittadini extracomunitari formati. Siamo inoltre pronti a formare eventuali persone già presenti in Italia e in attesa di regolarizzazione. Con queste premesse, noi di Assosomm saremmo pronti ad assumere circa 80.000 migranti in tre anni, pari alle esigenze dei nostri clienti» dice Rosario Razza, Presidente Assosomm. Nelle professioni meno qualificate ci sono 3 lavoratori stranieri su 10 italiani, ma il rapporto è destinato a ribaltarsi a causa della crescente scolarizzazione della popolazione italiana. Un fatto che porta naturalmente a vedere sempre meno italiani svolgere professioni quali venditori ambulanti, addetti alle pulizie industriali o domestici, badanti, raccoglitori e braccianti agricoli. Insomma, in Italia abbiamo un drammatico bisogno di manodopera non facilmente reperibile nell’attuale mercato del lavoro, anche perché la generazione dei cosiddetti Baby boomer, cioè coloro che sono nati tra il 1945 e il 1964, stanno entrando in età pensionabile con una conseguente diminuzione della popolazione attiva, ciò anche a causa del calo demografico, che porterà, nel 2050, ad avere un pensionato per ogni lavoratore. Inoltre, dal 1977 il tasso di fecondità (il numero di figli per donna) non consente il necessario ricambio generazionale: ciò significa che intervenire sulla natalità, anche se fatto nel migliore dei modi, non è sufficiente se non supportato da concrete e politiche convincenti a favore della famiglia, che comunque hanno tempi di attuazione di medio periodo. Occorre quindi pensare a politiche utili per avere subito più popolazione attiva disponibile.
L’obiettivo delle Agenzie per il Lavoro è anche quello di sostenere e facilitare l’integrazione in Italia dei cittadini non comunitari, agevolando i necessari passaggi burocratici promuovere flussi regolari e di qualità di lavoratori immigrati. Le Agenzie potrebbero quindi essere facilitatori per l’ingresso di lavoratori formati e pronti al lavoro attraverso la creazione di canali ad hoc con la stretta collaborazione degli organismi competenti in materia di politiche migratorie, soprattutto in considerazione dell’ultimo DM 10 marzo 2023 in materia di programmazione delle politiche migratorie e relative semplificazioni.