Eurovita tra salvataggi e polizze congelate fino al 30 giugno. Non è facile per i clienti della compagnia assicurativa in amministrazione straordinaria comprendere la situazione, che resta da definire. Ricapitolando: secondo una recente ipotesi, Eurovita sarebbe divisa tra le big five Intesa Vita, Generali, Poste, Unipol e Allianz. Cinque unità di business, tutte della stessa dimensione, verrebbero rilevate dalle cinque grandi compagnie assicurative. In questo modo gli assicurati si troverebbero a detenere un contratto con Generali piuttosto che con Unipol, Allianz, Poste o Intesa Vita, sentendosi indubbiamente più garantiti, con un effetto importante sul rischio di una corsa al riscatto.
Eurovita, salvataggi e polizze congelate: la partita doppia unit linked – gestioni separate
Le cinque grandi compagnie assicurative sosterrebbero il rischio assicurativo ei costi associati all’integrazione della business unit, come la gestione del personale e la successiva migrazione. Il tutto mettendo sul piatto 500 milioni, ben più dei 300 inizialmente ipotizzati, in modo da portare il Solvency ratio, l’indicatore di solidità, verso la media del settore italiano, intorno al 200%. Un piano che sarebbe sufficiente per gestire il lotto delle polizze unit linked, che valgono 6 miliardi di euro, ma per quanto riguarda quello delle gestioni separate, del valore di 9 miliardi, dovrebbero intervenire le banche distributrici, ovvero Fineco, Sparkasse, Credem e Fideuram . Qualora il cliente chiedesse il riscatto della polizza, le banche dovrebbero subentrare nella titolarità del contratto e portarlo a scadenza, beneficiando dell’eventuale restituzione e rimborso del capitale.
Eurovita, polizze congelate fino al 30 giugno
IntantoL’IVASS ha prorogata fino al 30 giugno la sospensione temporanea del diritto degli assicurati di esercitare i riscatti regolato da contratti assicurativi e di capitalizzazione stipulati con Eurovita. Di conseguenza, “non saranno ritenute valide eventuali richieste di riscatto, totali o parziali, presentate durante il periodo di sospensione”, come spiega il sito della compagnia che precisa che la sospensione non opererà per “le liquidazioni dovute in caso di scadenza e per i casi delle domande di riscatto e delle anticipazioni relative alla previdenza complementare”.
Soluzioni su misura per singoli casi di necessità
La compagnia ha anche precisato che anche le richieste di finanziamenti su polizze “normalmente erogabili mediante la compilazione di un apposito form ancora presente sul sito della compagnia” non saranno evase e che prima del commissariamento potrebbero essere inviate alla direzione di Eurovita per ottenere liquidità direttamente sul il conto corrente. Il prestito poteva ammontare al massimo al 90% dell’importo rimborsabile ed era erogato ad un tasso di interesse “fissato dalla società e legato all’andamento della gestione separata dei fondi Eurovita”. In attesa che avvenga lo sblocco, per affrontare questi singoli casi di necessità stanno rispondendo le banche che hanno collocato le polizze e le reti di promotori finanziari con soluzioni personalizzate.