Ammontano a 3 miliardi di crediti inesistenti sequestrati da inizio anno dalla Guardia di Finanza sugli ecobonus e si aggiungono agli oltre 3,7 miliardi sequestrati tra fine 2021 e 2022, per un totale di oltre 6,7 miliardi. Sono i dati di bilancio operativo relativi ai primi 4 mesi del 2023 diffusi in occasione della cerimonia di avvicendamento nella carica di comandante generale della Gdf.
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Aumentano gli investimenti del Superbonus 110
Negli ultimi mesi, nonostante le restrizioni governative, sono aumentati anche gli investimenti deducibili. Alla fine di aprile sono saliti a 74,613 miliardi di euro da 72,751 miliardi di euro di fine marzo 2023, per un totale di investimenti per opere realizzate ammissibili in detrazione pari a 59,944 miliardi di euro. I dati sono forniti da Enea. Secondo i dati Enea a fine aprile 2023 le detrazioni maturate per i lavori realizzati ammontano a 65.503.099.483,70 euro, che sono tutti soldi pagati dallo Stato. La percentuale di lavori completati è del 79%. Fanno da traino gli edifici unifamiliari con l’87% dei lavori eseguiti e un totale di oneri a carico dello Stato di 23.257.587.953,29 euro, insieme alle unità immobiliari funzionalmente autonome, cioè quelle che hanno acqua, gas ed energia elettrica completamente autonome. La maglia nera con il 72% degli interventi realizzati e aventi diritto alla detrazione spetta ai condomini con il 72% delle realizzazioni. Nel frattempo non si placano le proteste dei cosiddetti Superbonus esodo, che chiedono di recuperare i crediti tramite triangolazioni bancarie.