IL decreto lavoro 2023 del governo Meloni vedrà la luce nella data simbolica del 1 ° maggio. Vediamo tutte le ultime novità emerse sul provvedimento importante in analisi.
Il tesoro disponibile
In particolare sul piatto ci sono appena sotto tre miliardi e mezzoil “tesoro” portato in dote dalle nuove stime di PIL E disavanzo contenuto in def. Il nuovo reddito di cittadinanza si articola in tre: Garanzia per l’inserimento (Gil), Assistenza al lavoro (Pal) e Garanzia per l’attivazione del lavoro (Gal). Finisce, inoltre, il tempo del decreto dignità.
Le prime misure
Poi il decreto legge dovrebbe aggiungere un ulteriore punto di riduzione di contributi, che “ci avvicina all’obiettivo di legislatura del taglio di 5 punti”, come ha ricordato qualche giorno fa Marina Calderone, ministro del Lavoro. E sempre con decreto dovrebbe risolvere il buco normativo creato con il Manovrache aveva cancellato il reato per chi percepiva indebitamente l’assegno, con un inasprimento delle pene per false dichiarazioni e truffa con pene fino a 6 anni di reclusione.
Il taglio a cuneo
Per quale preoccupazione cuneo impostal’idea è di intervenire sulla falsariga di quanto già fatto per il 2023 nella Manovra, incidendo sulla buste paga probabilmente già a maggio. Secondo i calcoli della Banca d’Italia, potrebbe portare a un taglio di 200 euro l’anno. Ma la misura dovrebbe essere transitoria per gli 8 mesi che mancano da qui alla fine del 2023. Nel frattempo si arriverebbe a un taglio di 4 punti per i redditi sotto i 25mila euro, come rileva Confindustria che plaude alle intenzioni ma chiede di più , come i sindacati.
Notizie sui contratti futures
Anche il tempo del è chiuso decreto Dignità. I datori di lavoro potranno continuare a stipulare contratti a tempo determinato fino a 12 mesi senza indicare i motivi del ricorso alla temporaneità. Per passare al doppio dei mesi, cioè 24, dovranno indicare i motivi. Prevista anche una prima semplificazione del decreto Trasparenza in vigore da agosto, che impone ai datori di lavoro molta burocrazia su alcuni aspetti. La bozza lascia spazio anche alla proroga al 2025 del contratto di espansione, inizialmente previsto fino al 2023. Riguarderà le aziende con organico superiore alle 50 unità lavorative e consentirà ai lavoratori più anziani di programmare le uscite su un arco temporale più lungo
Incentivi per i giovani
Finalmente riconosciuto incentivi uguale a 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo di 12 mesi alle imprese che assumono meno di 30 NEET iscritti al programma “Iniziativa per l’occupazione giovanile”. Sono previsti incentivi per coloro che assumono lavoratori Gil. Sul tavolo, infine, aumenti anche sull’assegno unico, anche per i minori appartenenti a nuclei familiari dove, al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l’altro è deceduto