Ddl Capitali, obiettivo del Governo è il rilancio della Borsa. Con l’approvazione del Consiglio dei ministri, l’intenzione è quella di rivitalizzare Piazza Affari, che secondo alcune stime ha perso negli ultimi dieci anni una capitalizzazione potenziale di circa 55 miliardi di euro. Il testo prevede interventi sul fronte della corporate governance, della vigilanza, dell’accesso alla quotazione delle PMI. La relazione introduttiva indica gli obiettivi: “migliorare la competitività del mercato dei capitali italiano, essenziale per accompagnare e sostenere la ripresa che si va consolidando negli ultimi anni e affrontare le sfide della transizione che attendono il Paese”.
Ddl Capitale, nel mirino rilancio della Borsa: ecco quali strumenti
Ancora una volta, il disegno di legge “significa, da un lato, rimuovere i vincoli normativi e operativi all’accesso al mercato da parte delle imprese; dall’altro, di introdurre misure che, sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta, stimolino la canalizzazione attraverso i mercati del risparmio privato verso le imprese, assicurando nel contempo la tutela degli investitori”. mercati da parte delle PMI e permanenza su di esse, con la semplificazione di alcuni adempimenti e l’incentivazione delle attività sul mercato secondario.Si cerca inoltre di favorire la canalizzazione dell’ingente risparmio privato verso l’economia reale, con la semplificazione delle alcuni aspetti normativi riguardanti gli intermediari.
Le PMI salgono da 500 milioni a un miliardo di capitalizzazione
La soglia di capitalizzazione che definisce una Pmi è alta: da 500 milioni a un miliardo, ampliando così l’applicazione delle regole semplificate per gli emittenti, come richiesto anche dalle Raccomandazioni UE. Altro intervento importante è quello sul moltiplicatore del voto multiplo per le azioni delle società di capitali: l’attuale limite di tre voti ciascuno viene portato a dieci. Anche i fondi pensione sono stati equiparati agli OICR nella qualifica di «investitori professionali» ed è stata abolita la figura del gestore del collocamento. Introdotta una disciplina semplificata per gli aumenti di capitale, anche sulla base delle sperimentazioni del periodo pandemico. Abrogati gli attuali obblighi informativi delle operazioni effettuate dagli azionisti di controllo.