Il collocamento del primo inizia lunedì 5 giugno Valore Btp la nuova famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai risparmiatori retail.
Caratteristiche
È partita ieri e si svolgerà la prima emissione del nuovo Btp Valore da lunedì 5 a venerdì 9 giugno 2023, salvo chiusura anticipata. Questi nuovi titoli di stato avranno a durata di 4 anni e come il Btp Italia corrisponderanno a premio fedeltà ai risparmiatori che lo manterranno fino alla scadenza.
IL i tagliandi saranno periodici e calcolato sulla base delle tariffe prestabilite che saranno crescendo nel tempocon un aliquota minima del 3,25% per il primo e secondo anno, per poi salire al 4% per il terzo e quarto anno. In ogni caso, il Ministero dell’Economia ha precisato che al termine del periodo di collocamento verranno comunicati i tassi cedolari finali che potranno essere confermati o rivisti ma in questo caso solo al rialzo se necessario.
Intanto, al momento il tradizionale BTP 5 anni offre attualmente un rendimento lordo di 3,618%mentre quello con scadenza decennale è a quota 4,189%.
Non ci sono limiti o interruzioni sull’emissione mentre le modalità di sottoscrizione sono state semplificate rispetto alle aste tradizionali. In questo senso, i nuovi Btp Valore possono essere acquistati dai piccoli risparmiatori al dettaglio senza commissioniiniziando con un investimento minimo di 1.000 euro.
Fiscalità agevolata
Anche per i Btp Valore si applica la consueta procedura di restituzione tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% E esenzione tasse di successione, cedole e premi fedeltà. Inoltre, come sempre, sarà possibile per i sottoscrittori vendere tutto o parte del titolo prima della scadenza.
L’abbonamento sarà possibile recandosi in banca o in posta in cui si tiene un conto titoli, ma anche tramite il proprio conto on line, se abilitato alle funzioni di home banking.
Come per tutte le obbligazioni, avverrà anche il collocamento di questi nuovi BTP sulla piattaforma MOTil mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato di Borsa Italiana, attraverso due banche dealer: Intesa San Paolo e Unicredit.
Un confronto tra Btp Valore, Btp Italia e Btp Futura
Le caratteristiche principali del nuovo Btp Valore sono sostanzialmente molto simili a quelle del Btp Italia e del Btp Futura, con il Tesoro al lavoro su nuovi strumenti per fidelizzare sempre più i risparmiatori retail, anche se con differenze. Vediamoli nel dettaglio. La prima differenza fondamentale riguarda il durata dell’investimento:
- il Btp Valore ha una durata di 4 anni;
- il Btp Italia ha scadenza 5 anni;
- il Btp Futura ha una durata maggiore: 8 anni.
Il secondo importante distinzione riguarda l’indicizzazioneinfatti, se nel caso del BTP Italia il tasso è influenzato dall’inflazione italiana, i BTP Futura (emessi solo tra il 2020 e il 2021) sono legati al Andamento dell’economia italiana.
Al contrario, i nuovi Btp Valores non hanno indicizzazione né all’inflazione né al PIL, anche se bisognerà attendere il 1° giugno per valutarne l’effettiva convenienza.
IL il bonus fedeltà è una caratteristica comune a tutte e tre le tipologieanche se nel caso del Btp Futura la sua entità varia in funzione della crescita del Pil nominale italiano, mentre per il Btp Italia e il nuovo Btp Valore il premio fedeltà verrà erogato se il risparmiatore porta a scadenza il titolo.
Investimento con orizzonte a lungo termine
L’obiettivo con cui è stato emesso questo nuovo titolo di Stato è quello di soddisfare la crescente domanda delle famiglie di investire i propri risparmi in asset storicamente considerati più “sicuri” e allo stesso tempo remunerativi. Tuttavia, bisogna considerare che i BTP sono adatti solo a chi ha a lungo orizzonte di investimentoalmeno 4 anni.
Va infatti specificato che, per evitare di incorrere in possibili perdite di valore dell’investimento iniziale, sarebbe opportuno mantenere in portafoglio i BTP fino alla loro naturale scadenza. Ma non è un obbligo: in qualsiasi momento, senza vincoli di tempo o penali di alcun tipo, puoi sempre scegliere di rivendere i Btp acquistati sul mercato. Ovviamente in questo caso il valore di vendita sostituisce il valore di riscatto, poiché non aspetterai la scadenza e quindi non avrai modo di ricevere tale rimborso. Può darsi che questo scambio rappresenti una perdita, un guadagno o nessuno dei due.
Facciamo un paio di esempi per capire meglio questo aspetto. Se il tuo Btp avesse un tasso di interesse superiore a quello attuale, molte persone vorranno acquistarlo e di conseguenza saranno disposte a pagare un importo superiore a quello a cui sono scambiati i titoli delle nuove emissioni. Nel caso opposto, se il tuo Btp avesse a tasso di interesse inferiore a quello attuale, poche persone vorranno acquistarlo e quindi dovrai venderlo a un prezzo inferiore. In questo modo la differenza tra il valore di acquisto e il valore di riscatto pagherà all’acquirente l’importo minore che incasserebbe con le cedole delle nuove emissioni.
Tornando a noi, l’attuale contesto di alta inflazione sta causando un aumento dei rendimenti. Poiché i prezzi al consumo sono saliti a livelli mai visti da molti anni, gli obbligazionisti si aspettano rendimenti più elevati per l’acquisto di obbligazioni e sono disposti ad entrare nel mercato solo se i prezzi dei Btp saranno inferiori rispetto al passato. Non dimentichiamo che rendimento e prezzo viaggiano in direzioni opposte, quindi più basso è il prezzo, maggiore è il rendimento. Per farla breve, il Il prezzo di un’obbligazione è legato alle variazioni dei tassi di interesse. Proprio in quest’ultimo periodo la BCE sta attuando una politica monetaria restrittiva per cercare di contenere la crescita dell’inflazione. Per l’esattezza, con l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, il prezzo del titolo, il BTP nel nostro caso, scende e viceversa sale il rendimento. Per questo la vendita di un Btp (acquistato in asta di collocamento, quindi alla pari) prima della sua scadenza naturale è quasi sempre sconsigliata perché nella maggior parte dei casi si avrebbe una perdita di capitale. Se si attende la scadenza, invece, il BTP viene rimborsato dallo Stato alla pari, cioè 100.
Infine, non dobbiamo mai dimenticare il principio di diversificazione, pertanto gli investimenti non dovrebbero essere concentrati sullo stesso strumento.