Di
4 maggio 2023 14:29
Là Banca centrale europea ha alzato, come ampiamente previsto dagli esperti, il costo del denaro 0,25% portando i tassi dell’Eurozona a 3,75%. Scongiurato il rialzo più consistente dello 0,5%, ma comunque un chiaro segnale nel solo lievemente ammorbidito proseguimento della linea restrittiva da parte di Francoforte.
Il momento
IL salita è in linea con le attese degli analisti che non avevano del tutto escluso l’ipotesi di un intervento più consistente e segna un rallentamento rispetto alla velocità con cui il BCE. Quello deciso oggi è il settimo rialzo consecutivo, ei tassi nell’area euro sono ormai saliti al livello più alto dal 2008. In meno di un anno il costo del denaro è passato dallo 0% al 3,75%. Un aumento che interesserà tutti i prestiti, soprattutto per i risparmiatori sui mutui a tasso variabile.
Le motivazioni
“Le prospettive di inflazione sono stati troppo alti per troppo tempo. Alla luce delle continue pressioni inflazionistiche elevate, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di aumentare il tasso di 25 punti base i tre principali tassi di interesse della BCE. Nel complesso, le informazioni più recenti sono sostanzialmente in linea con la valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine del Consiglio direttivo nella sua ultima riunione. L’inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, sebbene le pressioni sui prezzi sottostanti rimangano forti. Allo stesso tempo, i precedenti rialzi dei tassi di interesse si stanno trasmettendo vigorosamente alle condizioni monetarie e finanziarie nell’area dell’euro, mentre il ritardo e l’intensità della trasmissione all’economia reale rimangono incerti. Europeo.
Obiettivo 2%
“IL decisioni future del Consiglio Direttivo – ha sottolineato il BCE – garantire che i tassi chiave siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da ottenere un rendimento tempestivo sulinflazione al target del 2%. nel medio periodo e sono mantenuti a questi livelli per tutto il tempo necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio basato sui dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di riferimento continueranno a essere basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, delle dinamiche inflazionistiche sottostanti e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. .
Addio PAA
IL Taxi di riferimento della BCE rimangono il principale strumento utilizzato dal Consiglio direttivo per definire l’orientamento di politica monetaria. Parallelamente, il Consiglio direttivo continuerà a ridurre il portafoglio di Programma di acquisto di beni (PAA) dell’Eurosistema a un ritmo misurato e prevedibile. Alla luce di questi principi, il Consiglio direttivo prevede di porre fine ai reinvestimenti nell’ambito dell’APP a partire da luglio 2023.
Le parole di Lagarde
Là numero uno della BCEin conferenza stampa, ha spiegato così le scelte fatte: “Le decisioni future di Consigliare direttiva assicurerà che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi da ottenere un ritorno tempestivo delinflazione all’obiettivo a medio termine di 2% e si manterrà a quei livelli per tutto il tempo necessario, siamo tutti d’accordo per alzare i tassi. Vediamo una divergenza tra il settori dell’economia. Il settore manifatturiero sta lavorando con un arretrato di ordini ma le sue prospettive si stanno deteriorando. Il settore dei servizi è in più forte crescita, soprattutto per la riapertura dell’economia, e visto il calo dei prezzi dell’energia e l’attenuazione dei rischi legati agli approvvigionamenti, è importante avviare il ribaltamento delle misure per contrastare le bollette elevate in un tempestivo e concordato”.