Nei primi tre mesi dell’anno il tasso di posti vacanti sul totale delle imprese con dipendenti del settore industria e servizi si attesta al 2,1%. rivela ilIstat, secondo cui rispetto al trimestre precedente il tasso diminuisce in egual misura per entrambi i settori aggregati, pari a -0,2%. Per il sottogruppo di imprese con almeno 10 addetti il tasso è fermo all’1,9%, nonostante un leggero rallentamento dell’industria e dei servizi pari a -0,1%.
Istat, crescono le assunzioni aziendali
Gli occupati, nel terzo trimestre 2022, sono 12 mila in meno rispetto al secondo (-0,1%), a seguito della diminuzione dei dipendenti a tempo determinato (-59 mila, -1,9% in tre mesi) non compensata dall’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+34 mila, +0,2% ) e indipendenti (+12mila, +0,2%). Diminuisce anche il numero dei disoccupati in azienda (-52mila, -2,6% in tre mesi) mentre aumenta leggermente quello degli inattivi 15-64 anni (+30mila, +0,2%). Il tasso di occupazione è stabile al 60,2%, il tasso di disoccupazione sta diminuendo (-0,2 punti) e il tasso di inattività tra i 15 ei 64 anni aumenta leggermente (0,1 punti).
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Lavoro, quali sono i posti vacanti
I posti vacanti si riferiscono a ricerche di personale che, al 31 marzo 2023, erano iniziate e non ancora concluse. In altre parole, sono i lavori retribuiti (nuovi o esistenti, purché vacanti o in via di liberazione) per i quali il datore di lavoro cerca un candidato con le competenze adeguate per svolgere quel lavoro. Il tasso di posti vacanti è il rapporto percentuale tra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. Questo indicatore può fornire informazioni utili per comprendere l’andamento del mercato del lavoro, fornendo informazioni anticipate sul numero di posti di lavoro occupati.