A partire da gennaio 2023 in Italia qualcosa di simile a 6.470 campi da padel. Nel corso del 2022 ne ne furono costruiti quasi 1.800, con un incremento del 39%. Il padel sta diventando un vero e proprio sport globale, in cui l’Italia è protagonista assoluta. Questo è, almeno, il quadro che ne emerge Rapporto globale sul padelche è stato pubblicato da Deloitte monitora E playatomicograzie alla quale è stata tracciata l’espansione di questa industria in Italia e nel resto del mondo.
Parlando esclusivamente di campi, ilItalia nella classifica europea si ritrova davanti solo e soltanto il Spagnail leader indiscusso con 15.300 campi ed è seguito da Sveziacon i suoi 4.200 field di inizio 2003. Un secondo posto confermato anche a livello mondiale – la Spagna è sempre in testa, mentre il Messico è al terzo posto – per quanto riguarda eventi professionali che sono state suonate nel nostro paese. Nel 2022 sono state 13, di cui 11 organizzate direttamente dalla International Padel Federation e 2 appartenenti alla Premier Padel.
Padel, non è una moda passeggera
IL il padel costituisce una moda passeggera, che sarà presto sostituito da qualche altro sport piacevole? I numeri non sembrano andare così. In generale, il padel non è più semplicemente limitato al post-boom COVID 19. Ha guadagnato molta popolarità negli ultimi anni e oltre mostra un potenziale di crescita in molti mercati a partire da Germania, Francia e Regno Unito. Il numero di appassionati è in crescita anche negli Stati Uniti e in Asia.
Secondo il rapporto entro il 2026, in tutto il mondo ci saranno qualcosa come 85.000 campi, più del doppio della cifra attuale, che è di circa 40.000. L’intero settore che orbita attorno al padel è valutato in quasi due miliardi di euro. Nel 2022 la crescita dei campi è aumentata del 28% – sono diventati 8.200 -, mentre il numero dei club è aumentato del 24% (sono diventati 1.914 nello stesso periodo. Nello stesso periodo In Europa sono stati costruiti 6.600 campi.
Il fatturato
Poniamoci un’altra domanda molto pragmatica: quale il giro d’affari ruota attorno al mondo del padel? Attualmente la cifra è pari a due miliardi di euroche, ovviamente, è una stima, sono destinati a diventare sei miliardi entro il 2026. Questa stima è stata sempre effettuata dai monitor Deloitte in collaborazione con playatomicoall’interno del Rapporto globale sul padel.
A sostenere il fatturato del padel dovrebbe essere il paesi sportivamente più avanzati e con le dimensioni più significative: i tre grandi europei – Gran Bretagna, Francia E Germania -, IL stati Unitiil Medio Oriente e tutta l’Asia, dove India e Cina giocheranno un ruolo fondamentale.
Come si passa dai due miliardi ai sei miliardi previsti? I fatturati si sommano:
- dei vari campi e società di coperture: 200 milioni;
- del circolo di padel: un miliardo e 200 milioni;
- del Settore vendite: 550 milioni, di cui 370 per la vendita di racchette, 100 per scarpe e abbigliamento e 80 per palloni e accessori;
- del eventi professionali: 50 milioni, di cui 15 da biglietteria e 35 da diritti tv).
I dati contenuti nel rapporto – aggiunge Elena Martinoalto dirigente di Deloitte monitora – evidenziare ancora una volta la crescita del padel tra i fan e l’interesse degli investitori a contribuire al suo sviluppo, soprattutto per quanto riguarda la costruzione di campi e la creazione di nuovi club. Questi numeri ci consentono di fare una proiezione ottimistica per il breve e medio termine sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti.
Paesi che hanno raggiunto la maturità
Spagna E Svezia sono due paesi considerati maturi. Per quanto riguarda la In Svezia si può addirittura parlare di stallo, se non una vera e propria recessione. Il motivo per cui è stata scattata una fotografia così impietosa è molto semplice: c’è stata una crescita incontrollata, che ha portato a 4.300 campi per una popolazione di appena dieci milioni di abitanti. Tanto per avere un’idea, è come se in Italia ci fossero già 24.000 campi da golf. Oltre a questo i campi sono concentrati in alcune zone.
In questo caso, inoltre, il mercato è concentrato nelle mani di pochi fondi di investimento: appena hanno iniziato a guadagnare di meno, hanno chiuso diversi locali, andando ad eguagliare il nuovo numero di piazzole installate.