Salario minimo, costo per le imprese: fissando la soglia salariale minima legale a 9 euro lordi orari, il livello salariale italiano diventerebbe uno dei più alti tra i Paesi membri, con ripercussioni potenzialmente gravi e costi molto elevati. I lavoratori interessati dall’aumento salariale sarebbero, infatti, pari a 2,9 milioni, con un aumento salariale medio annuo di 1.073 euro, con un incremento complessivo del valore di 3,2 miliardi e un costo complessivo per le imprese stimato intorno ai 6,7 miliardi. È quanto emerge da un documento di Unimpresa secondo il quale «dato che lo stipendio medio mensile dei paesi europei è pari a circa 924 euro, se il salario minimo europeo fosse calcolato sulla base di questa media, non troverebbe mai la possibilità di approvazione, in quanto determinerebbe per molti Paesi un aumento insostenibile del costo del lavoro e quindi la crescita del tasso di disoccupazione, l’aumento del lavoro irregolare e la perdita di competitività».
Salario minimo, costo per le imprese: l’impatto sulle Pmi
Tale aumento del costo del lavoro avrebbe un impatto negativo soprattutto sulle piccole e medie imprese, riducendone drasticamente la competitività soprattutto sui mercati internazionali; gli effetti negativi potrebbero invece essere più contenuti per le grandi imprese, tendenzialmente più solide e con maggiori risorse economiche. Nei paesi che hanno già introdotto il salario minimo legale, il problema dei lavoratori sottopagati e la diffusione di pratiche illegali sono, purtroppo, ancora presenti e questo nonostante l’aumento dei controlli tecnologici sui dati salariali fino all’applicazione di pratiche come il nome e shaming con cui vengono pubblicamente denunciate le aziende che non rispettano i salari minimi di legge.
Salario minimo, massimo in Lussemburgo, minimo in Bulgaria
Secondo l’analisi di Unimpresa, il salario minimo orario lordo più alto in Europa si registra in Lussemburgo ed è pari a 11,97 euro, mentre il minimo è previsto in Bulgaria e ammonta a 1,62 euro, l’entità del minimo salariale orario è molto variabile da Paese a Paese: quelli del mondo in via di sviluppo così come alcuni Paesi mediterranei che emergono da gravi difficoltà economiche le crisi hanno retribuzioni orarie minime anche significativamente inferiori ai 5 euro, mentre i Paesi con economie industriali consolidate e più sviluppate si posizionano sopra i 9 euro. Il salario minimo in Francia è fissato a 10,03 euro, in Germania è pari a 9,19 euro, in Belgio è 9,41 euro, in Olanda è 9,33 euro, in Spagna è fissato a 6,09 euro, nel Regno Unito è pari a 9,54 euro, in Inghilterra è invece pari a 8,21 euro, in Irlanda ha un valore di 9,80 euro.