di James Hansen da “Diplomatic Note”
Possiamo rivelare una cosa abbastanza privato: molto di ciò che è ‘SEGRETISSIMO‘ non è per niente segreto. Lo scopo della “classificazione” – spesso, se non sempre – non è tanto quello di mantenere le informazioni riservate, ma piuttosto di garantire che non si possa affermare con certezza che un Il governo li possiedeQuello ‘fa‘, o più frequentemente di ‘Sai‘, certe cose.
Quando stavamo ancora parlando bombe atomiche in Italia “cani e porci” sapevano – e scrivevano sui giornali – che le bombe erano ad Aviano e, per i sottomarini, alla Maddalena. Li avevamo informazioni teoricamente altamente riservate. I documenti ufficiali che ne parlavano erano classificati TOP SECRET dagli americani e come COSMICO secondo il sistema di classificazione di NATO.
Si stima che il governo degli Stati Uniti decida di ‘secernere‘ tre documenti al secondo e che il costo del mantenimento degli immensi archivi che ne derivano, per definizione poco accessibile e quindi di utilità molto limitata, pari a 18 miliardi di dollari all’anno.
È chiaro che alcuni segreti militari devono essere protetti: i piani per respingere un possibile attacco nemico, i codici per il messaggi crittografati, i nomi di agenti che operano sotto copertura all’estero… Ovvero, segreti ‘veri’ che possono costare la vita. Tuttavia, questi sono casi piuttosto rari. Nella maggior parte dei casi si tratta di banalitàanche se dici ‘alto livello‘, come il ‘documenti informativi‘ preparati per le riunioni presidenziali. Questi devono, tra l’altro, ricordare al Presidente di non chiedere”Come sta tua moglie” a un Capo di Stato che ha appena mollato la moglie per una bella segretaria, anche se la notizia è su tutti i giornali del suo Paese. Non è un segreto: segreto è il fatto che il governo americano ne parli internamente…
Altri documenti, semplici atti amministrativi, sono ‘classificati’ essenzialmente perché sono così non possono essere utilizzato nei processi civili – un interessante livello di protezione per il burocrate prudente… In breve, il sistema segreto negli Stati Uniti è rotto, anche se non può essere fermato ora: è troppo grande e troppo radicato per essere smantellato – e per sostituire dopo con cosa?
Ogni nuovo Presidente promette di ‘porte aperte‘ dal governo ai cittadini, ma poi non ce la fa… e passa anche la voglia. È il caso di Barack Obamachi – secondo cosa il Washington Postun giornale a lui favorevole – inizialmente ha promesso il declassificazione di molti documenti, anche se la sua amministrazione alla fine ha classificato più di “qualsiasi altro nella storia americana”
La gestione dei “segreti” a Washington è una perenne fonte di guai. Più di recente abbiamo visto il caso di Donald Trump che, uscendo dal casa Bianca, ha portato via migliaia di documenti riservati, forse come souvenir o forse per convincersi nei momenti di tristezza che era davvero il presidente degli Stati Uniti. Il caso si è sgonfiato, almeno politicamente se non legalmente, quando poi è emerso anche quello Joe Biden lui ha fatto lo stesso…