L’istituto bancario svizzero Estensione UBS prevede di finalizzare l’acquisizione di Credito Suisseil suo rivale, entro il 12 giugno 2023. Questo evento segnerà la creazione di un gigantesco istituto bancario svizzero con un budget complessivo di 1,6 trilioni di dollari. La notizia è stata annunciata da UBS Group AG in un comunicato stampa, sottolineando che la transazione è soggetta all’approvazione della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense e al soddisfacimento delle restanti condizioni di chiusura.
“UBS prevede di completare l’acquisizione di Credit Suisse già il 12 giugno 2023. A quel punto, Credit Suisse Group AG sarà fusa in UBS Group AG”, ha affermato l’istituto nella dichiarazione.
Il salvataggio del Credit Suisse da parte del governo all’inizio di quest’anno è stato il primo passo verso questa acquisizione. La banca, inizialmente sull’orlo del collasso a causa del crollo della fiducia dei clienti, ha accettato di pagare 3 miliardi di franchi svizzeri e di assumersi fino a 5 miliardi di franchi di perdite per garantirsi la sopravvivenza. Ora, UBS sta portando avanti l’acquisizione per completare l’integrazione della banca nel suo gruppo.
La nascita di un nuovo gigante svizzero
Secondo l’annuncio di UBS, una volta completata l’acquisizione, Credit Suisse Group AG sarà incorporato in UBS Group AG. L’operazione comporterà la registrazione delle azioni da emettere, che dovranno essere approvate dalla US SEC. Gli azionisti di Credit Suisse riceveranno un’azione UBS ogni 22,8 azioni Credit Suisse detenute. Inoltre, le obbligazioni del Credit Suisse saranno convertite in obbligazioni UBS.
L’acquisizione e la successiva fusione di Credit Suisse da parte di UBS ha rappresentato uno spartiacque per entrambe le banche. UBS, la prima banca svizzera, avrà ora una rete di oltre 4.500 consulenti e 200 filiali. La fusione creerà una nuova entità bancaria con una capitalizzazione stimata di 70 miliardi di franchi svizzericomposto da oltre 42 miliardi di euro di UBS e 24 miliardi di CS.
Questa storica alleanza segna la fine di anni di rivalità e competizione tra i due istituti finanziari svizzeri. Le loro sedi sono adiacenti l’una all’altra nella sede della Paradeplatz a Zurigo. Tuttavia, l’Antitrust ha ritenuto che la fusione non ridurrà la concorrenza sui mercati finanziari. Nonostante la nascita di questo nuovo colosso bancario, l’entità risultante dovrà affrontare forti pressioni dalla concorrenza internazionale. Esperti finanziari della Svizzera e dell’Unione Europea hanno sottolineato che la nuova banca dovrà continuare a innovare e ad adattarsi alle mutevoli condizioni del settore finanziario globale.
Inizialmente l’acquisizione dell’ex rivale sarebbe stata completata già a fine maggio o inizio giugno, ma i termini precisi dell’affare erano ancora in fase di trattativa con il governo elvetico. garanzia statale di 9 miliardi di franchi svizzeri ($ 9,9 miliardi) per le perdite che la banca potrebbe aver subito. Con la data di completamento dell’acquisizione fissata per il 12 giugno, il mondo finanziario attenderà con impazienza gli sviluppi e gli effetti di questa fusione senza precedenti tra UBS e Credit Suisse.
L’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS rappresenta un momento cruciale per il sistema bancario elvetico. L’integrazione dei due istituti finanziari potrebbe creare sinergie e rafforzare la posizione della Svizzera come piazza finanziaria leader a livello internazionale.