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23 maggio 2023 17:46
Fare la spesa al supermercato è diventato quasi un incubo per gli italiani, costretti a fare i conti con ainflazione che non sembra voler allentare la presa, soprattutto sui prodotti alimentari.
Tanto che sempre più famiglie italiane si trovano costrette ad indebitarsi o ad erodere i risparmi accumulati nel corso della propria vita. Nel dettaglio, secondo l’Osservatorio”Salva la tua casa” realizzato da Esdebitami Retake in collaborazione con Nomisma, tra le famiglie che dichiarano di contrarre debiti o che ritirano risparmi per pareggiare il proprio bilancio, 1 su 2 dichiara che il proprio il reddito è inadeguato rispetto al costo della vita.
E sono costretti a modificare il proprio comportamento di spesa rispetto a un anno fa, riducendo non solo il budget per le attività superflue, ma anche le spese per beni primari come, ad esempio, quelle per il cibo (-6%) e le spese sanitarie (-9%).
In questi giorni si è aggiunta l’esacerbazione della frugalità forzata derivante da un’inflazione persistentemente elevata l’alluvione che colpì l’Emilia Romagna e che causerà “forti ricadute sulle filiere della pasta e dei prodotti da forno”.
Danni all’agricoltura e alle aziende agricole causati dall’alluvione in Emilia-Romagna
Secondo l’allarme lanciato da Confagricoltura Emilia-Romagna, “mancherà più del 20% della produzione regionale di grano e orzo”. Con i campi battuti dalle intemperie, specifica l’associazione, “prevediamo un raccolto pari a zero su circa 13.000-15.000 ettari della superficie regionale dedicata a frumento e orzo, per un totale di 260.000 ettari. Invece altri 50.000 ettari di cereali sono allettati nella fase di fioritura, preannunciando un calo produttivo molto pesante. Preoccupano anche le numerose estensioni dove sarà difficile, se non impossibile, effettuare interventi di difesa fitosanitaria in grado di proteggere la pianta dalla minaccia delle malattie fungine, di garantire lo sviluppo vegetativo e un buon raccolto, perché i terreni sono ingrossati d’acqua e rimarranno così per diversi giorni”.
L’alluvione, secondo le ultime stime, ha net ha spazzato via 40 milioni di alberi da frutto e distrutto centinaia di allevamenti di bovini, suini, ovini e caprini.
L’alluvione in Romagna infiamma l’inflazione alimentare
“Una devastazione quella taglia la produzione ortofrutticola italiana di circa il 20%, con effetti diretti sui prezzi al dettaglio. Già in questi giorni si registra un forte rialzo dei listini per alcuni prodotti come le ciliegie, vendute fino a 10 euro al chilo, e le pesche, che possono superare i 6 euro al chiloma la riduzione della disponibilità sul mercato italiano provocherà un’ondata di rincari per l’intero settore ortofrutticolo, che potrebbe estendersi anche alle carni, soprattutto suine e ovine. In questo quadro, il rischio di speculazioni e aumenti ingiustificati dei listini al dettaglio, anche per i prodotti provenienti dall’estero, è molto elevato, e per questo invitiamo il Governo e il Sig. Prezzi a monitorare con la massima attenzione l’andamento del mercato alimentare”, ha avvertito il presidente di Consumismo, Luigi Gabriele.
Emilia Romagnacon una produzione agricola totale che supera i 7 miliardi di euro nel 2021, è infatti al primo posto in Italia nella produzione di grano e barbabietola da zucchero ed eccelle nella produzione di orzo, riso, frutta, vino. Dalla regione arriva una fetta consistente di pesche, susine, albicocche, ciliegie e pere che troviamo in vendita nei mercati e nei supermercati.
Emergenza Emilia, il Governo ha stanziato oltre 2 miliardi
Nel frattempo il governo ha approvato UN decreto legge che prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione.
Nel dettaglio, il decreto prevede la sospensione dei termini relativi ai versamenti tributari e previdenziali fino al 31 agosto. Per la scuola, invece, è previsto un fondo di 20 milioni di euro per la continuità didattica, e la facoltà per il Ministro dell’istruzione, con ordinanza, di operare con una certa flessibilità nell’espletamento degli esami finali con gli istituti interessati. È quindi previsto cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, una misura coperta fino a 580 milioni di euro. E ce n’è anche uno pagamento una tantum fino a 3.000 euro per i lavoratori autonomi costretto a interrompere l’attività, con coperture fino a 300 milioni di euro.
Lo ha poi previsto il ministero degli Esteri un contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiati dall’alluvione dal fondo Simest (che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo) con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro. C’è poi la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro che riguarda le tariffe agevolate a fondo perduto.
Infine, il ministro dei Beni culturali Sangiuliano prevede l’aumento temporaneo di un euro dei biglietti d’ingresso ai musei, utilizzando i proventi di tale misura per restaurare i beni culturali interessati.