di Vincenzo Petraglia
Lo shock globale generato dalla pandemia, lo abbiamo vissuto tutti sulla nostra pelle, ha fatto da spartiacque tra il prima e il dopo, regalandoci probabilmente una nuova visione del mondo e una maggiore consapevolezza della sua (e nostra) fragilità rispetto alle variabili che non possiamo sempre controllare in natura, come abbiamo quasi sempre ipotizzato prima della crisi sanitaria. E questo a tutti i livelli: governativo, individuale, aziendale. Una maggiore consapevolezza che, ad esempio, nel settore assicurativo sta portando il settore relativo alle imprese verso una crescita piuttosto sostenuta, proprio per l’esigenza avvertita dalle imprese di rispondere con resilienza ad eventi imprevedibili ma possibili. Tuttavia, secondo l’ultima “Indagine sulle imprese industriali e di servizi (Invind)” condotta da Banca d’Italia nel primo semestre 2022, il livello di sottoassicurazione delle imprese è ancora piuttosto elevato (il che significa che i margini di crescita sono ancora piuttosto elevati), soprattutto in alcune aree e in particolare per quanto riguarda le piccole e medie imprese, lo zoccolo duro dell’economia italiana.
La copertura assicurativa più diffusa tra le PMI, rileva lo studio, è legata a danni da incendio e furto (94% del campione) e responsabilità civile verso terzi e dipendenti (93%). Ma, ad esempio, nonostante il nostro Paese abbia un rischio ambientale elevato, le aziende prestano molta meno attenzione rischi naturali e climatici (solo il 68% di loro, infatti, ha una polizza contro questo tipo di problematiche). Lo stesso vale per la cybersecurity, un ambito estremamente attuale e strategico per ogni azienda nell’era digitale in cui viviamo. Solo il 21% delle aziende, infatti, ha una copertura assicurativa per rischi informaticoe oltre il 14% delle PMI sceglie di non stipulare un’assicurazione anche quando un rischio specifico è considerato rilevante per l’attività di impresa.
Un mercato, dunque, quello delle assicurazioni corporate, che è destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni. In generale, l’intero bacino delle Pmi (circa 3,6 milioni nel nostro Paese) è considerevole e veicola bene 76% della forza lavoro nazionale. Un settore strategico per l’Italia caratterizzato da realtà che hanno dimostrato un forte livello di adattamento e resilienza anche nell’affrontare la pandemia, come emerge anche dall’indagine Deloitte “Il futuro delle assicurazioni per le PMI dopo la pandemia”: nonostante il 67% di loro ( contro il 76% della media del campione) ha subito almeno un impatto a causa della pandemia, solo il 4% delle PMI italiane ha chiuso definitivamente la propria attività. A livello assicurativo, solo il mercato Danni italiano relativo alle PMI, escluse Malattie e Infortuni, è stimabile in un range compreso tra 8,8 e 10 miliardi di euro, pari al 69% del mercato Danni, e in ulteriore crescita (+ 7% entro il 2026, per un importo compreso tra 9,4 e 10,7 miliardi). Legato a questo mondo, uno spaccato estremamente interessante è dato dal segmento di Mercato medioattualmente rappresentato da circa 5.000 medie imprese, caratterizzata da forte dinamismo, innovazione tecnologica e presenza di una consolidata rete internazionale di clienti e fornitori. Si stima che il valore complessivo di questo segmento a livello assicurativo sia di quasi 3 miliardi di euro. Di questi, quasi il 50% è rappresentato da garanzie relative a danni a beni aziendali o danni a terzi e il 28% da prodotti auto, con la restante parte controllata da Specialitàcome cauzioni o prodotti antigrandine, ecc. In uno scenario di questo tipo, Axa Italia si pone l’obiettivo, spiegano in azienda, di essere al fianco delle imprese per accompagnarle nel loro percorso di crescita, con il settore delle linee commerciali al centro delle priorità del Gruppo. In particolare, Axa Italia e Axa XL puntano a rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento nelle aziende attraverso una strategia quadriennale specificatamente dedicata al segmento Mid Market, come sottolineato Giacomo Gigantiello, Amministratore Delegato del Gruppo Axa Italia. «L’obiettivo è raddoppiare l’attuale quota di mercato di Axa in Italia, portandola a oltre il 10% entro il 2026. Lo faremo in sinergia con Axa XL – società del Gruppo specializzata nella gestione dei rischi più complessi – per fare leva sulle migliori competenze in comune, anche a livello internazionale. Con loro abbiamo impostato una governance congiunta, con strumenti che consentano una collaborazione agile e continua e un approccio condiviso per realizzare la nostra ambizione», spiega il manager.
«La leadership di Axa XL nei mercati assicurativi Danni, Financial Lines e Specialties è consolidata. Estendere la nostra presenza nel segmento Mid Market in Italia in collaborazione con Axa Assicurazioni è una chiara sfida e allo stesso tempo una grande opportunità», aggiunge. Saverio Longo, Country manager di Axa XL in Italia. “Insieme costruiremo un’offerta dedicata che includerà le nostre capacità di sottoscrizione, analisi dei dati, consulenza sui rischi e gestione dei sinistri per fornire soluzioni su misura mirate a questo segmento di mercato. Rispetto alla nostra ambizione di crescere nel settore del Mid Market, desideriamo continuare a proporci a clienti e intermediari come un solido partner e un attento risk advisor in grado di guidarli nella gestione delle sfide attuali, ma soprattutto future”.
Un obiettivo indubbiamente ambizioso, che si fonda su un impegno di lungo periodo che consente oggi ad Axa di mettere a disposizione delle imprese, per i diversi settori merceologici e dimensioni aziendali, un ecosistema completo di prodotti e servizi innovativi con valore aggiunto per accompagnarli nel loro percorso di crescita, anche grazie alla vicinanza e alla consulenza evoluta della rete distributiva. L’offerta, modulare e flessibile, contempla ad esempio soluzioni innovative per lo smart working e un’offerta benefici per i dipendenti dedicato ai dipendenti delle aziende clienti. Tra i servizi, utensili supporto digitale semplice e intuitivo per la gestione di pratiche amministrative complesse, come quella per la richiesta di una polizza fideiussoria e la partecipazione a gare pubbliche, servizi di prevenzione dei rischi informatico e di quelli ambientali e a gestione proattiva dei sinistri con il tempestivo intervento di intermediari specializzati, l’attivazione di periti e liquidatori dedicati e l’azione di società di soccorso leader di mercato per una rapida ripresa dell’attività. «Le imprese sono il motore dell’economia italiana e un pilastro della nostra strategia e nell’attuale contesto di complessità, con l’emergere di nuovi rischi e nuove esigenzevogliamo continuare ad accompagnarli nel loro percorso di crescita», conclude Giacomo Gigantiello. «I risultati danno ragione al nostro impegno: quest’anno abbiamo registrato una crescita del 7,5% in questo comparto, con un contributo determinante alla raccolta Danni che, con Axa XL, ha raggiunto complessivamente i 2,4 miliardi di euro. Facciamo tutto ciò che facciamo nella consapevolezza che sostenere la crescita delle imprese significa contribuire alla crescita dell’intero sistema Paese».