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13 aprile 2023 12:51
L’Unione Europea ha aperto la strada “auto verdi”con il fermare la vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035, e gli Stati Uniti sembrano voler seguire l’esempio. La domanda che sorge spontanea è: paura di restare indietro o mossa tattica del presidente Biden per confermarsi campione della lotta all’inquinamento agli occhi dei giovani elettori in vista della ricandidatura alle presidenziali del 2024?
Martedì ilAgenzia per la protezione ambientaleha proposto l’agenzia federale per la protezione dell’ambiente che era stata ridimensionata da Donald Trump una serie di restrizioni per ridurre le emissioni inquinanti delle automobili con obiettivi impensabili fino a poco tempo fa: entro il 2032, il 67% delle nuove autovetture, il 46% degli autocarri medi, il 25% degli autocarri pesanti e il 50% degli autobus dovranno essere elettrici.
Regole per le auto ecologiche tra le più severe al mondo
Se verranno approvati l’anno prossimo, come previsto, lo saranno gli standard più aggressivi nella storia dell’industria automobilistica, non solo americano, e consentirà al presidente di rispettare i suoi impegni sul clima. Basti pensare che lo scorso anno solo il 5,8% delle auto nuove vendute nel Paese erano elettriche e meno del 2% dei nuovi autocarri pesanti. Quindi si tratterebbe di un aumento di dieci volte rispetto alle vendite correnti. Per ottemperare alle nuove regole, le case automobilistiche dovrebbero adottare tagli delle emissioni senza precedenti, a partire dal 2026, l’ultimo anno indicato come quello della “vecchia era”. Il taglio dei gas inquinanti, in tre anni, dovrebbe raggiungere il 58 per cento.
Tuttavia, l’Environmental Protection Agency non può costringere le case automobilistiche a vendere un certo numero di veicoli elettrici. Ma ai sensi del Clean Air Act, l’EPA può limitare l’inquinamento generato dal numero totale di auto vendute da ciascun produttore. E l’agenzia può fissare tale limite in modo così severo che l’unico modo in cui i produttori possono rispettarlo è vendere una certa percentuale di veicoli a emissioni zero.
Il percorso di Biden verso le auto verdi
La decisione arriva dopo la super campagna di investimenti record di Biden nella produzione di veicoli elettrici: Il Congresso ha infatti stanziato più di 31 miliardi di dollari in sussidi in due anni, attraverso prestiti e agevolazioni fiscali, per costruire nuovi impianti di auto elettriche e stazioni di ricarica ‘verdi’.
Biden, inoltre, aveva già firmato nel 2021 un ordine esecutivo per garantire che il 50% di tutte le nuove auto fosse elettrico entro il 2030. Le regole proposte dall’EPA vanno oltre e gli permetteranno sia di raggiungere l’obiettivo di tagliare le auto elettriche del 50% entro il 2030, rispettando le promesse elettorali, e di eliminare l’equivalente di emissioni di CO2 generate in due anni da tutti i settori dell’economia statunitense, secondo Paese più inquinante del pianeta dopo la Cina.
Quindi in realtà Biden sta già concretizzando le sue promesse e potrebbe vantare questo impegno nell’attesa ricandidatura alla Casa Bianca.
Le incognite sul piano Biden
Tuttavia, l’annunciato inasprimento ha sollevato preoccupazioni nel settore automobilistico, tanto che la conferenza stampa dell’Epa è stata spostata da Detroit, la capitale dell’auto, a Washington. Nonostante i forti investimenti in veicoli elettrici, si teme che la transizione auspicata vada troppo oltre, troppo in fretta e possa causare una perdita di profitti e posti di lavoro: meno della metà degli operai è necessaria per assemblare un’auto elettrica. Non sono quindi escluse sfide legali e politiche.
Anche secondo analisti citati dal Washington Post, la sfida di Biden appare troppo ambiziosa: l’alto costo dei minerali rari necessari per produrre microchip e batterie è la prima incognita. La disponibilità di stazioni di ricarica in tutti gli Stati Uniti, il cui progetto ha stanziato 7,5 miliardi, è la seconda.
A favore della nuova campagna, però, ci sono dati di vendita: a gennaio le immatricolazioni di veicoli elettrici sono cresciute del 7% in un anno, più del 4,1 registrato nello stesso periodo del 2022. Il timore è che questa transizione turbo possa non essere rispettata dal mercato e dall’industria.
Per gli analisti sarà “troppo ambizioso”, ma Biden è convinto che il processo di transizione ecologica sia diventato “inevitabile” e sia ora in marcia verso un’America verde.
Gli americani sembrano gradire ma non hanno alcun desiderio di acquistare auto elettriche
I sondaggi sembrano apprezzare: gli elettori giovani, tra i 18 ei 28 anni, si rivolgono sempre più ai democratici, ai quali riconoscono il merito della lotta alle armi, della difesa del diritto all’aborto e della lotta al cambiamento climatico. Basti pensare che le grandi catene americane, da Walmart a Chipotle, stanno già avviando la transizione elettrica nei propri stabilimenti e nei mezzi utilizzati.
D’altronde questa mossa di Biden, secondo i dati rivelati dal Financial Times, appare forzata: nonostante il contributo di 7.500 dollari all’acquisto, Gli americani non hanno molto desiderio di acquistare auto elettriche. Come sottolineato dal giornale del salmone, “solo due americani su 10 sono molto propensi ad acquistare un veicolo elettrico come prossima auto”, anche con le ulteriori sovvenzioni dell’IRA. Il numero sale a 1 americano su 10 tra i repubblicani. Il costo e la disponibilità dei caricatori sono i due motivi principali per cui le persone non acquistano veicoli elettrici. Dietro di loro, il prezzo rimane ancora un fattore chiave.